martedì 11 novembre 2014

Luce meravigliosa




I Musei Vaticani presentano il nuovo sistema di illuminazione - a cura di Osram - e di condizionamento, che rendono ancor più spettacolare la visita ai capolavori. Un firmamento di 7.000 led illumina la Cappella Sistina, esaltando l’indescrivibile bellezza degli affreschi di Michelangelo e degli altri maestri del Quattrocento. Uno spettacolo per gli occhi e lo spirito, uno spettacolo unico ed imperdibile.

Gli apparecchi, predisposti da Osram che va ringraziata per l’eccellente lavoro, sono stati installati a una altezza di circa 10 metri, nascosti dal marcapiano della Cappella Sistina. La sofisticata configurazione dei riflettori garantisce un'illuminazione omogenea e priva di abbagliamento, che arriva proprio fino al bordo superiore delle tende dipinte che adornano il terzo inferiore dell’interno della Cappella.

Il risultato incredibile è che senza apparire e senza evidenza questa nuova luce rende tutto lo splendore migliore esaltando questo capolavoro in modo estremamente efficace. Imperdibile.

sabato 25 ottobre 2014

Sir Capitonne'





Questo tipo di lavorazione rigorosamente artigianale, è nata intorno al 1800, e permette di agire su un’imbottitura, andando a formare dei cuscinetti disposti in rete di quadrati o di rombi. La struttura è solitamente realizzata in massello di pioppo e faggio, il cuscino in piuma d'oca con inserto in espanso e la seduta è solitamente realizzata con molle legate a mano.
Nella storia è possibile trovare molti oggetti di design costruiti con questa tecnica che hanno poi preso parte alla storia: uno degli esempi più noti è il divano Chesterfield.

Questo divano, nato nel XVII secolo, divenne famoso durante il regno della regina Victoria, e ad oggi viene identificato come un divano con profondi bottoni, braccioli e schienale della stessa altezza.
La tecnica dell’imbottitura Capitonnè però, non si ferma ai divani, e si addice particolarmente anche alle testate dei letti, alle porte d’arredamento, a Pouffe, a sedie particolarissime ed oggetti di raffinato design che impreziosiranno la tua casa.



lunedì 13 ottobre 2014

A naso insù

Pareti, cornici, frangisole, boiserie, rilievi: soluzioni creative per trasformare il soffitto in una superficie tridimensionale tutta da ammirare. 


Idee decorative che rompono le regole e puntano verso l'alto, attraggono l'attenzione facendola salire fino al colpo di teatro che si concentra sui soffitti.
Soluzioni bellissime anche se di gestione non semplice, ma la bellezza richiede sempre attenzione.


lunedì 29 settembre 2014

Per fare un tavolo, ci vuole il legno

Recuperare un'asse, incisa dal tempo; quelle da ponteggio, meglio se di cascina. Carta abrasiva, olio di gomito ed immaginazione. Questi elementi sono stati d'ispirazione per la ristrutturazione di questa cucina.
La sua struttura ha permesso di assecondare, nel presente, un pensiero devoto a fibre naturali. La storia inizia dal soffitto, lasciato integro di tavelle e travi ripulite dai residui ed imbiancate a protezione di una parete e del pavimento di piastrelle dal lontano sapore retrò.
Il legno è un materiale nobile, una risorsa della natura che gli esseri umani hanno utilizzato fin dagli albori della storia. A noi piace molto questo materiale, con le sue venature, la sua consistenza. Può essere utilizzato per costruzioni, rivestimenti e per creare arredi. Proprio per questo scopo, il legno rimane molto elegante, moderno e funzionale. La bellezza nell’arredamento sta tutta nelle rughe e nelle imperfezioni, la bellezza del materiale sta nella sua durezza e resilienza, ossia nella sua capacità di resistere agli urti improvvisi senza spezzarsi. La perfetta incarnazione di quell'esortazione di dantesca memoria:
"Questa isoletta intorno ad imo ad imo , là giù colà dove la batte l'onda, porta di giunchi sovra 'l molle limo:
null' altra pianta che facesse fronda o indurasse, vi puote aver vita, però ch'a le percosse non seconda."

mercoledì 24 settembre 2014

La casa rampante



Intorno ad un periglio di gradini. Sugli alterni tre livelli di un palazzo antico. Gli spazi obbediscono ad una scala sontuosa, centrale ed avvitata. 
Ogni casa ha la propria scala ideale, quella capace di valorizzarne il carattere oppure, al contrario, di mettersi in disparte, mantenendo solo la specifica funzione strutturale. Mezzo di congiunzione tra il sopra e il sotto e viceversa, la scala può diventare narrazione o dettaglio di stile. 

La scala è vista come collegamento tra cielo e terra e come mezzo per salire avvicinandosi alla divinità; la si ritrova poi nella quotidianità dei giardini rinascimentali italiani o all'interno dei palazzi barocchi, ma non la si disdegna neanche come protagonista sulla scena nei numeri del musical americano degli anni '30. Il suo ruolo è sempre da protagonista, quasi camaleontico, e per questo difficile da definire e racchiudere in classi definite. 
E’ necessario  analizzare l'aspetto formale e strettamente architettonico della scala, ma accanto a questo prendere in considerazione l'aspetto simbolico ed emotivo che questo elemento architettonico è in grado di trasmettere. Le scale delle ziqqurat e delle piramidi erano un mezzo per avvicinarsi alla divinità e proponevano una lunga ascesa mistica verso la sommità, il valore simbolico era molto forte, ma anche quello architettonico a indicare l'importanza dell'azione che si stava compiendo. I trattati del Rinascimento hanno fornito una serie di norme da seguire per la progettazione delle scale, sono state disegnate con intenti scenografici e prevedendo anche l’impiego di materiali costruttivi costosi, nonché di opere d’arte scultoree quali abbellimenti. Con la rivoluzione industriale lo sviluppo delle tecnologie del ferro ha consentito la costruzione di rampe leggere e finemente disegnate. A tale proposito, si vuole ricordare la celeberrima scala dell'Hotel Tassel dell’architetto Horta: una scenografica rampa a giorno, con gradini in legno naturale, sostenuti da una struttura metallica perfettamente visibile.

giovedì 28 agosto 2014

Una stanza sgombra

Vogliamo vendere la nostra casa, i potenziali acquirenti vengono a fare visita, ma poi non concludono l'affare. E noi restiamo con l'amaro in bocca a rimuginare sui difetti che notiamo; corridoi stretti, una macchia sul muro, scarsa luminosità o stanze non proprio grandi.
Cosa fare allora per rendere la nostra abitazione più appetibile?
Durante la visita il compratore deve “immaginarsi” di vivere nella sua nuova casa e per farlo dobbiamo aiutarlo in questo, rendendola “neutra”.
La prima cosa da fare quindi è eliminare il superfluo dalle stanze, osservando attentamente il nostro ambiente. Troppi soprammobili, oppure oggetti diversi raggruppati senza una regola, giornali e riviste ammonticchiate sul tavolino del soggiorno per esempio, creano quello che io definisco “disordine visivo”.
Munitevi di contenitori per eliminare il superfluo e raggruppate per tipologia o per cromia gli oggetti migliori che decidete di lasciare. Per esempio potete sistemare tutte le cornici su una consolle, i libri sul ripiano del mobile.
Una stanza sgombra è già più luminosa, più facile da pulire e sembra subito più spaziosa.

Aumenta il valore del tuo immobile

Oggi più che mai le esigenze e le necessità per chi cerca casa da comprare, da affittare o semplicemente per vivere la propria abitazione, sono cambiate. Non solo da un punto di vista tecnologico, ma spesso, anzi quasi sempre, da un punto di vista estetico.



I principali motivi per i quali è utile fare un "lifting" alla propria abitazione seguono le regole delle 3E:

Energia   Estetica   Economia


Il primo concetto inteso come utilizzazione ovvero all'efficienza e al risparmio energetico ed infine l'ultima chiave legata all'impatto ambientale in termini di inquinamento (minimo, controllato o nullo).

Il secondo si concentra sulla caratterizzazione concettuale culminando nella riattualizzazione dell'estetica come "percettologia", cioè come scienza della percezione.

L'ultimo punto riguarda l’ impiego razionale del denaro e di qualsiasi altro mezzo, diretto a ottenere il massimo vantaggio col minimo sacrificio.