venerdì 27 maggio 2016

Predicare dai tetti






ll tetto è un film del 1955 diretto da Vittorio De Sica, presentato in concorso al 9º Festival di Cannes. La cameriera Luisa e il muratore Natale si amano e vorrebbero sposarsi ma non avendo una casa sono costretti a vivere in famiglia, allora Natale decide di fabbricare abusivamente una baracca ai margini di una borgata. La legge prevedeva che un edificio abitato, anche se costruito senza alcun permesso, non potesse essere distrutto se provvisto di tetto: del resto nella stessa zona la costruzione di baracche abusive era la prassi per molti poveracci, e l'unico problema è che Natale deve completare la costruzione in una sola notte.......

In questi ultimi anni abbiamo assistito a un ritorno dei tetti in legno. Questo elemento fondamentale della tradizione costruttiva aveva dovuto cedere il passo con l’avvento del calcestruzzo. Per fortuna in anni recenti una rinnovata sensibilità verso tecniche costruttive con materiali naturali ha consentito di recuperare questo importante elemento strutturale. Le strutture lignee non solo offrono sicurezza, resistenza e competitività economica, ma sono anche belle e scandiscono lo spazio con il loro “ritmo” Non a torto, il legno è oggi uno dei materiali da costruzione più richiesti.

Crea un’atmosfera calda ed accogliente e soddisfa, inoltre, una delle esigenze più importanti dei nostri tempi: la voglia di una migliore qualità di vita e di un modo di vivere più naturale. Il crescente rispetto dell’ambiente ha contribuito notevolmente al fatto che il legno quale materiale edilizio naturale sia nuovamente molto richiesto nell’ambito privato, nell’architettura industriale e per istituzioni pubbliche. Il legno è un materiale organico e possiede quindi particolari proprietà strutturali. Il legno vive ed ha un suo proprio carattere, perciò deve essere scelto, lavorato e trattato a regola d’arte. Può essere aggredito da insetti e parassiti, e quindi da essi va protetto con i prodotti impregnanti, che inoltre ne migliorano l’aspetto.

Oggi poi il legno, sotto forma di lamellare, riesce a superare i limiti fisici naturali e a competere con l’acciaio. In Italia, l’introduzione del legno lamellare ha avuto inizio nella regione alpina che per tradizione storica possiede una solida cultura del legno, in Alto Adige. Questa moderna tecnologia di utilizzo del legno consiste nella divisione del tronco in tavole, essicate ed assortite in qualità, giuntate di testa a formare le “lamelle” calibrate in spessore (di norma intorno ai 33 mm). Le caratteristiche di resistenza meccanica sono superiori a quelle del legno massiccio da cui provengono, grazie alla scelta delle tavole ed alle eliminazioni di tutti quei difetti non compatibili con l’uso strutturale, nonché all’uso di collanti sintetici ad elevata resistenza, sia meccanica che nel tempo.


Un tetto in legno è una struttura da pensare e progettare. Non è sufficiente poggiare delle travi su dei muri e inchiodare dei travetti. Vanno pensate le caratteristiche in funzione degli scopi che ci si prefigge Quando si è alla presenza di travi in legno è bene fare un’unica cosa: dare risalto. Sono degli elementi unici, che donano all’ambiente un aspetto caldo ed accogliente, quello tipico di una baita di montagna. Ciò non si traduce immediatamente nella scelta di un arredo rustico o stile nordico, anzi alle travi possono essere coordinati vari tipi di stili: moderno, classico, shabby e contemporaneo, giusto per citare i più noti. Vediamo allora come arredare la propria casa quando si dispone di questi elementi dal sapore naturale. Quando si parla di arredamento, qualsiasi sia lo stile che preferite, dovete tenere conto degli elementi naturali che contraddistinguono la casa. Se la vostra dimora ha le travi di legno a vista allora dovete assolutamente far sì che queste risaltino e donino un tocco delizioso e unico alle varie stanze.

Non conta che lo stile sia moderno o classico, ciò che conta è il materiale e il suo colore. La scelta dei mobili è fondamentale in ogni stanza: cucina, salotto e camere. L’unica eccezione è il bagno, dovete potete richiamare l’attenzione sul caldo fascino delle travi inserendo pochi complementi in legno, come una pedana per la doccia o accessori. Un altro aspetto molto importante da tenere presente è la scelta dei colori per le pareti delle stanze. Se stiamo parlando di legno va da sé che bisogna optare per una cromia delicata e che abbia qualcosa di naturale. Il color crema è l’ideale in questo caso ma nel caso in cui avete scelto uno stile di arredo moderno o minimalista anche il bianco vi tornerà utile.







lunedì 16 maggio 2016

I gradi della scala

Nella teoria musicale, una scala musicale è una successione di suoni ordinati secondo la loro frequenza fondamentale o la loro altezza. Concepita come una serie di intervalli, viene di norma definita come modo, cioè come comportamento melodico delle note componenti la scala, dato dal maggiore o minor grado di attrazione. Le note di una scala sono anche definite come gradi della scala. 
Anche quando ci si trova a dover pensare a una scala interna in casa, sia che porti a un soppalco che a un diverso piano della casa, bisogna prendere in considerazione molti aspetti che ne conferiscano armonia e altezza, tra questi: normativi, ergonomici, strutturali, di sicurezza e non ultimo estetici. 
Le scale a rampa sono indicate quando la scala è da addossare a una parete e in caso si debba sfruttare un angolo, mentre le scale a chiocciola, o elicoidali o circolari, vengono raccomandate se la scala verrà ubicata al centro di una stanza. 
Poiché presentano un ingombro a terra inferiore, le scale a chiocciola sono consigliate quando lo spazio a disposizione è limitato.
Per quanto riguarda la normativa bisogna fare riferimento ai RegolamentiEdilizi Comunali, in molti comuni ad esempio la larghezza minima per una scala interna è di 80 cm, altri comuni ad esempio non permettono la realizzazione di scale a chiocciola. 
Una volta che ci si è informati sui requisiti di Legge, la prima cosa da fare e capire gli spazi a disposizione e soprattutto l'altezza che si deve raggiungere. In base al dislivello che si deve coprire con la scala e all'altezza dell'alzata si può ricavare il numero di gradini e quindi l'ingombro orizzontale della scala. Il rapporto ideale fra alzata e pedata del gradino è dato dalla formula 2a + p = 63cm, dove a è l'alzata e p la pedata del gradino. 
L'alzata ideale è inferiore ai 19 cm, anche se più scomode sono accettabili fino a 20 cm. La pedata ideale è di 30 cm, che può restringersi fino a 25 cm in scale abbastanza larghe. Si deve anche decidere se si vuole realizzare una scala aperta, che quindi permetta il passaggio di persone o cose al di sotto, o anche solo permetta il posizionamento di una poltrona o ad esempio del televisore, oppure se la si vuole realizzare chiusa, in modo da sfruttare lo spazio sottoscala come ripostiglio, armadio o creare vani contenitore. 
In base alla scelta del tipo di scala si decidono anche i materiali, che generalmente nelle scale interne sono legno, metallo e vetro. 
La scala dovrà anche essere dotata di mancorrente e parapetto, questo può essere formato da un tubo, che segue l'andamento della scala, con bacchette verticali a chiudere lateralmente, o anche essere un pannello pieno ad esempio di vetro.





domenica 8 maggio 2016

Quasi mare, quasi amore


Scrivere un pezzo su una casa con piscina in una località balneare comporta delle evidente problematiche, in primis: io non amo il mare. Anzi, io patisco il mare, ma soprattutto se un posto di mare isolato e appartato lo riesco a sopportare per qualche ora, ho davvero delle forti problematiche a vivere i luoghi affollati e turistici. Siamo in provincia di Ferrara, i Lidi sono una delle mete più ambite della Riviera Adriatica e da quanto ho saputo sono frequentati soprattutto dai ferraresi, ma senza escludere turisti che arrivano da ogni dove (i milanesi naturalmente, sempre presenti in prima linea). 
Nel raggio di 25 km si estendono questi 7 lidi, chiamati anche Lidi di Comacchio, e ovviamente ogni volta che proverete a dirli tutti (come per i 7 nani, o per i 7 Re di Roma….) l’ultimo vi verrà sempre a mancare, quindi vi faccio l’elenco dei nomi: Lido di Volano, Lido di Pomposa, Lido delle Nazioni, Lido degli Scacchi e poi Porto Garibaldi, Lido degli Estensi e Lido di Spina. In questi lidi si possono trovare due tipi di atmosfera, basta scegliere quella che si preferisce e che è in linea con le proprie corde. C’è la tipica atmosfera della movida romagnola con locali, discoteche, negozi alla moda, sale giochi e tantissime attività per i bambini, ma anche un’altra dal gusto retrò, con ristoranti e bar, feste in spiaggia che sembrano rimasti fermi agli anni ’50.
Questa è quella delle due che preferisco. Un po’ l’immagine che ne dà Sofia Loren nel film La donna del fiume” del 1955, ambientato a Comacchio. Il porto Canale che separa Porto Garibaldi da Lido degli Estensi con il suo vecchio faro e le reti dei pescatori, le viuzze ombreggiate dai tanti pini da percorrere in bicicletta. Per chi ama la vita in spiaggia c’è l’imbarazzo della scelta: campi di bocce, beach volley, racchettoni, e ancora pedalò, moto d’acqua, gonfiabili e altri giochi per i bambini, miniclub per far rilassare i genitori qualche ora, happy hours al tramonto. Movida la sera. E per chi cerca relax unito al divertimento o la possibilità di ritagliarsi uno spazio privato? In questa dimora sembra un pò di volare. 

Con lo sguardo a sfiorare in giù l'azzurro della piscina, racchiuso nelle linee bianche dei bordi ed in alto il blu del cielo. Tra la casa e questo quasi mare, i tessuti leggeri degli interni, pare quasi di toccarele, le nuvole. Soprattutto dalla terrazza verandata in mezzo al cielo . Il tavolo in legno le sedie di leggero tessuto bianco. E' come ritrovarsi sulla spiaggia, con qualche amico a chiccherare sotto gli ombrelloni. Una ricchezza nobile, con pochi ingredienti. Con tanti sorrisi. E' quasi amore, in una casa quasi al mare.
 http://www.lidimare.com/ville-lidi-mare/vendita-villa-piscina-lido-nazioni_674c8.html